
Tutto si basa sulle esigenze, e la disponibilità economica di ogni individuo.
Perché sicuramente decidere di hostare un server a casa può risultare più economico (a monte dell'investimento fatto) di un normale server dedicato.
È importante però non sottovalutare alcuni aspetti del self-hosting come i blackout, la velocità di connessione e i consumi energetici.
In questa breve guida analizzeremo quando diventa possibile sostenere un server a casa, e a seconda della tipologia di utilizzo il costo medio del dell'apparecchio.

Quando si decide di self-hostare un server a casa è necessario prendere in considerazione il consumo energetico di ogni componente, o tramite l'utilizzo di una presa smart visualizzarne l'effettivo impatto sulla bolletta.
Il processore per esempio è la parte del computer che consuma più corrente, è quindi importante scegliere con cura quale modello prendere tenendo in considerazione però anche l'utilizzo che se ne vuole fare.
Un Mini Pc o un Laptop per esempio, consumeranno molta meno corrente di un Computer Desktop.


Tramite il sito cpubenchmark è possibile stimare, modificando ovviamente i parametri d'uso e il costo della corrente (comprendendo quindi il trasporto e l'attuale tassazione) il consumo energetico annuale del processore a cui successivamente andranno aggiunti i consumi di ciascun componente.
La ram DDR4 per esempio consuma più corrente della DDR5 ma per via del costo e dell'impiego non ne vale la pena. Se si vuole però per esempio uno spazio dove archiviare i backup del proprio server Minecraft converrà scegliere un HDD per la sua alta efficienze energetica rispetto a una comune SSD.

Infine, per proteggere al meglio il proprio server da pericolosi sbalzi di tensione e blackout che potrebbero danneggiare i dati di gioco è fortemente raccomandato l'utilizzo di un UPS (o gruppo di continuità).
Inoltre grazie all'UPS è anche possibile collegare il modem, rendendo in questo modo il server elettricamente indipendentemente da blackout che potrebbero riguardare internet.